Droni volanti che tra i filari di mele raccolgono in autonomia i frutti maturi dall’albero. Ricercatrici che misurano con precisione centimetrica la quantità di acqua o di pesticidi di cui ha bisogno un singolo melo. Varietà di nuova concezione, resistenti ai parassiti e adattate perfettamente ai gusti dei consumatori: la tecnologia, insomma, ha fatto il suo ingresso nei frutteti.
E sarà proprio la tecnologia a guidare il settore in un futuro plasmato da sfide come il cambiamento climatico e la carenza di manodopera. Nel secondo numero di ipoma, pubblicato anche quest’anno in concomitanza con la fiera internazionale della mela Interpoma, abbiamo tracciato le innovazioni e le menti che stanno guidando questa svolta.
Magazine di settore per la melicoltura (2022)
Design e produzione, Publishing management, Redazione e copywriting, Revisione e correzione, Strategia e ideazione, Traduzione
Per il secondo numero della nostra rivista di settore per Fiera Bolzano, ci siamo confrontati con coltivatori statunitensi, esperti di robotica australiani e ricercatrici italiane. Ma abbiamo anche scoperto luoghi in cui, invece, è la lentezza a determinare la melicoltura: ad esempio il Giappone, dove i frutti vengono coltivati amorevolmente a mano, con metodi tradizionali. Oppure la Normandia, dove sidro e calvados vengono prodotti con metodi secolari.
“Almost everything I am doing in apple orchards at the moment is geared towards preparing the orchards for automated harvesting.”
Stefano Musacchi, pomologo e ricercatore, Washington State University